Gramsci, vita e pensiero in poche parole

Antonio Sebastiano Francesco Gramsci, abbreviato in Antonio Gramsci è stato un politico, critico letterario e filosofo del XX secolo e considerato tra i più importanti esponenti del Marxismo occidentale. Nato ad Ales in Sardegna da una famiglia modesta di origini albanesi, fu uno dei fondatori e massimi esponenti del partito comunista italiano che dominerà la scena politica del secondo dopoguerra in contrapposizione alla Democrazia Cristiana. Diventò nel 1924 segretario del PCI fino alla sua cattura nel 1926, morirà undici anni dopo a causa del deterioramento della sua salute già precaria.

Per quanto riguarda il suo pensiero politico è talmente vasto e complicato che non finirei nemmeno con 10 articoli quindi riassumerò i punti principali del suo pensiero: Gramsci teorizzò che la classe sociale al potere ha anche un egemonia culturale che forma una società incline al capitalismo (per quanto riguarda l’epoca corrente) e condannò i politici italiani post risorgimento come Cavour che non si interessarono ne allo sviluppo del meridione ne alla riforma agraria tanto promessa in favore dei baroni del sud e i borghesi del nord. Gramsci inoltre pensava che il partito dovesse essere un entità simile all’uomo descritto nel “principe” di Machiavelli, Gramsci pensava che il partito dovesse essere prima di tutto coeso e rifiutava i frazionalismi. Come critico letterario pone una riflessione su gli intellettuali italiani che dice essere distanti dal popolo e a dimostrazione dice che in Francese, Tedesco, Russo e altre lingue il termine popolare e nazionale coincidono, mente nella lingua italiana no. Importantantissima anche la sua critica a Manzoni secondo Gramsci Manzoni rappresentava quest’essenza in quanto secondo lui Manzoni trovava alti pensieri e profondità solo nelle classi più alte e aristocratiche contraponendolo allo spirito popolare di Tolstoj. Così Gramsci racconta di quanto distanti siano gli intellettuali italiani e il popolo, mentre nelle altre nazioni è diverso. Gramsci inoltre è riconosciuto come anticipatore dell’antifascismo (e movimenti simili come falangismo, franchismo e nazismo) in quanto fu uno dei privi a condannare il fascismo anche per l’aiuto che dava ai grandi industriali.

Insomma un uomo con idee interessanti e singolari, che indipendentemente dagli schieramenti vale essere studiato.

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