Quando si approfondiscono determinati periodi storici o la storia di un paese in particolare non è raro imbattersi in certi capitoli della storia dimenticati, nonostante la loro importanza e oggi io vorrei raccontarvi uno di questi capitoli che ha coinvolto e (al tempo) sconvolto l’intera Europa. Inanzitutto è neccario un po’ di contesto storico: ci troviamo nella seconda metà del 700 e gli stati su cui ci dobbiamo soffermare sono la monarchia Asburgica (Austria, Ungheria, Boemia ecc..) e l’Impero Russo. Il primo è da poco uscito dalla sanguinosa guerra dei 7anni con debiti enormi e un esercito pesantemente risentito, il secondo nonostante la partecipazione alla guerra dei 7anni ha già ripreso la sua espansione sconfiggendo gli ottomani nella guerra russo-turca del 1768-1774 e portando sotto la sua influenza il Khanato di Crimea che sarà anesso nove anni dopo la fine del conflitto. In questo periodo l’ambiziosa zarina russa, Caterina II, inizia a designare il Progetto Greco che prevede la perdita di tutti i territori ottomani in Europa sostituendo al dominio ottomano il Regno di Dacia formato dalla valacchia,dalla Moldavia e dalle coste rumene, dalla Repubblica di Venezia che avrebbe ottenuto la Morea, l’Albania, Creta, Cipro e altre coste sull’adriatico, l’Austria che avrebbe ottenuto la Bosnia e la Serbia e infine un rifondato Impero Bizantino che avrebbe posseduto la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia fatta eccezione per le coste adriatiche e la morea. Queste ambizioni non furono solo parole al vento e infatti nel 1781 fu firmata l’alleanza austro-russa per far fronte comune contro l’Impero Ottomano e per realizzare il progetto, nonostante l’alleanza l’Imperatore e i ministri d’Austria non volevano assolutamente che il progetto andasse a buon fine per buone ragioni: la prima era che l’Austria non poteva gestire nuovi territori sopratutto se erano territori etnicamente frammentati e di scarso valore economico che sarebbero finiti per influenzare negativamente il bilancio Asburgico, la seconda consisteva nel fatto che l’Austria non poteva occupare quell’immenso vuoto di potere lasciato dagli ottomani e ad occuparlo quasi interamente sarebbero stati i russi (basti pensare che il regno di Dacia sarebbe stato assegnato ad un generale russo e il neo-impero bizantino ad un nipote della zarina chiamato appositamente Costantino). L’Austria si era alleata con la Russia solo per non innemicarla e perché l’alternative erano o star fermi o cercare di difendere gli ottomani incrinando le relazioni con la russia, infine il cancelliere austriaco Kaunitz partecipando alle trattative sperava di limitare le acquisizioni russe. Anche le altre potenze erano assolutamente contrarie a questo stravolgimento dello status quo, in primis il Regno Unito che temeva per il controllo delle proprie rotte commericali. Proprio il Regno Unito si adoperò per fermare i russi e gli austriaci che nel 1787 erano entrati in guerra contro Impero Ottomano allo scopo di cacciarlo dal continente, per mettere i bastoni fra le ruote aveva spinto la Svezia un anno dopo lo scoppio del conflitto a dichiarare guerra alla russia e la Prussia ha consegnare un ultimatum agli austriaci che accettarono ritirandosi dalla guerra nel 1790, mentre la Russia firmerà la pace solo nel giugno del 1791. Ma leggendo tutto ciò potreste chiedervi cosa c’entra la Russia con l’Impero Romano d’Oriente e perché crociata? In verità è dal XVI secolo che i russi si proclamano gli eredi dell’Impero bizantino e chiamano Mosca la terza Roma in quanto il Granduca di Moscovia Ivan III si sposò con Sophia Paleologa di cui un nonno e due zii erano stati gli ultimi 3 imperatori romani d’oriente, poi il nipote della coppia Ivan IV sposò una Romanov e così quando tale dinastia prese il potere poteva rivendicare tali radici bizantine. L’eredità che i russi volevano prendere dall’Impero Romano d’oriente però non era per la cultura, bensì per giustificare il ruolo guida degli zar nella chiesa ortodossa e così che la guerra contro gli ottomani acquisì molta popolarità (anche se nelle monarchie assolute era un fattore secondario) e fu vista come una decima crociata. Prima di concludere l’articolo vorrei condividere qualche pensiero sul Progetto Greco se avesse avuto sucesso. Prima di tutto l’acquisizione di tutti questi territori sotto il controllo veneziano avrebbe portato nuova linfa alla repubblica anche se avrebbe potuto creare una disputa con i Savoia che conservavano il titolo di Re di Cipro. Inoltre una repubblica Veneziana rinvigorita e vitale per la stabilità dell’Europa orientale difficilmente sarebbe stata ceduta all’Austria dall’esercito Napoleonico. Sempre parlando di Napoleone la campagna d’Egitto avrebbe avuto più probabilità di successo sia per un impero Ottomano più debole e forse per l’aiuto di Venezia se essa si sarebbe schierata con i francesi. Poi nei secoli successivi l’incredibile influenza Russa sui balcani avrebbe potuto giocare un asso nella manica non da poco nel primo conflitto mondiale o con la nascita dell’URSS.